Differenze tra romanzo, film, e miniserie

Nel Romanzo di Stephen King: Il passato di Jack Torrance e, in particolare, il suo rapporto con un padre violento e alcolista, è un elemento fondamentale. King usa questo background per spiegare le radici profonde della rabbia di Jack, la sua lotta contro l'alcolismo (vista come un tentativo di non ripetere gli schemi paterni) e la sua vulnerabilità psicologica che lo rende suscettibile all'influenza maligna dell'Overlook Hotel. Il trauma infantile e la paura di diventare come suo padre sono motori importanti del suo personaggio e della sua tragica discesa nella follia. Jack è visto come una figura più complessa e, per certi versi, tragica, intrappolata in un ciclo di abusi e dipendenza.

Nella Miniserie del 1997: Essendo stata sceneggiata dallo stesso Stephen King con l'intento di creare un adattamento più fedele al suo libro (in parte per rispondere alle libertà prese da Kubrick), la miniserie include e approfondisce il rapporto di Jack con suo padre. Questo aspetto viene trattato per dare allo spettatore la stessa comprensione psicologica del personaggio presente nel romanzo, mostrando come il passato influenzi pesantemente il suo presente all'Overlook.

Nel Film di Stanley Kubrick (1980): Kubrick opera una scelta radicalmente diversa. Nel suo film, non c'è alcun riferimento esplicito al padre di Jack Torrance né al suo passato traumatico legato alla figura paterna. L'origine della sua instabilità e della sua rabbia rimane più ambigua. Kubrick sembra più interessato a esplorare la follia come una forza quasi esterna (l'influenza dell'hotel) o come una condizione latente nel personaggio che l'isolamento e l'ambiente fanno emergere, piuttosto che a fornirne una spiegazione psicologica radicata nel passato familiare. L'interpretazione di Jack Nicholson suggerisce un uomo già sull'orlo fin dall'inizio, rendendo la sua trasformazione meno una "discesa" graduale spiegata da traumi passati e più una "rivelazione" della sua vera natura o della pazzia intrinseca al luogo.

In conclusione: La frase evidenzia una scelta narrativa cruciale che distingue nettamente l'approccio di Kubrick da quello di King. Omettendo il background familiare di Jack, Kubrick rende il personaggio e le cause della sua follia più enigmatiche e aperte all'interpretazione, concentrandosi sull'orrore esistenziale e atmosferico. Al contrario, King (nel libro e nella miniserie) fornisce una chiara motivazione psicologica legata al trauma intergenerazionale, rendendo Jack una figura più tragica e comprensibile, seppur terrificante.
Scritto da postmind il 24-04-2025 alle ore 09:26

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